la partita vista dal Ciffo
Ovverossia: “bucato asciugato”, che, detto in dialetto, vuol dire: “scampato pericolo” (em sügà na bèla bügada= l’abbiamo scampata bella); che è proprio quel che è successo al Mantova in quel di Cosenza. Infatti, dopo 20 minuti, eravam già sotto di 2 gol, e ce la siam vista brutta.
Cos’è successo? Gli è che «anche in terra calabra, i biancorossi hanno pagato una partenza molle, con uno sterile possesso palla destinato a sbriciolarsi di fronte al cinismo degli avversari. Con due discese, il Cosenza segnava altrettanti gol. Una partenza choc per i ragazzi di Possanzini (in tribuna per squalifica, e quindi sostituito da Massolini. ndr) che ci hanno messo un po’ a riprendersi» (la Voce)… e a cambiar modo di giocare, per giunta su un campo madido di pioggia che non permetteva finezze. Insóma, l’éma indrisàda. E sperèm che, dài e dài, i la capìsa!
10’. Tale Florenzi sguscia sulla destra e crossa per il neo acquisto Artistico che artisticamente segna di petto. (clicca sul disegno per ingrandirlo)
23’. Florenzi riceve da D’Orazio (credo), birilleggia tra due biancorossi ch’i par i omón dal vescov, e «fa secco Festa» (Gazzetta) forse un po’ troppo bagnato per arrivarci in tempo. Palla a fil di palo e dü a şèro. (clicca sul disegno per ingrandirlo)
37’. Il gol che riapre al partita. Fiori-Bani-testa di Maggioni e il portier mantovano Micai non ci arriva. (clicca sul disegno per ingrandirlo)
Al 18’ del secondo tempo il pareggione di Mancuso, che così descrive il suo gol (dopo uno scambio con Debenedetti e un impappinamento di tale Kouan in area): «mi sono trovato il pallone tra i piedi e ho incrociato in rete» (la Voce). (clicca sul disegno per ingrandirlo)
E, al 1’ di recupero, l’Artistico fa rimbalzar (sempre artisticamente) la palla sulla traversa con Festa contemplante e ringraziante. Con tutti noi. (clicca sul disegno per ingrandirlo)