Siamo in un “sistema” fragile

Siamo in un “sistema” fragile

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Buon martedì illuminato

Nel 1977 è successo a New York, nel 2003 a buona parte dell’Italia, ieri in Portogallo e Spagna: il blackout è sempre in agguato e più probabile.

Affidando tutto ciecamente alla perennità dell’energia elettrica, non ci rendiamo conto che se manca in inverno, anche se abbiamo il gas, le caldaie non partono; se manca in estate, suderemo tutti, perché i condizionatori non vanno a batteria, senza contare quanti rimarrebbero chiusi negli ascensori, e, senza l’aito dei pompieri, impegnatissimi in quei momenti,  i coinquilini non sanno nemmeno come fare a portare al piano la cabina, degli impianti un po’ più datati, e sono ancora molti.

Non si capisce, con che fiducia, affidiamo la nostra sicurezza; ed è meglio non pensare alla guerra, dove una bombetta, su una o due centrali elettriche, che tutti sanno dove sono, ci metterebbe in ginocchio all’istante.

A risentirci, o a rileggerci, alla prossima occasione. Grazie

@robertostorti

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